1943, la strage degli ebrei sul lago Maggiore

E’ utile soffermarci ancora una volta su uno degli eventi più drammatici che segnarono la nostra storia: la prima strage di cittadini ebrei sul territorio italiano, consumatasi tra la metà del settembre e i primi giorni dell’ottobre 1943 sulle sponde del lago Maggiore e nelle zone immediatamente adiacenti, ad opera delle forze d'occupazione naziste. Gli arresti e le stragi avvennero nei territori di nove comuni: Arona, Baveno, Bée, Meina, Mergozzo, Novara, Orta, Stresa e Verbania. Le vittime accertate furono cinquantasette, almeno altrettanti invece gli ebrei che riuscirono a salvarsi, nascondendosi o riuscendo a raggiungere la Svizzera. Quella avvenuta sulle sponde del Lago Maggiore fu la seconda strage di ebrei per numero di morti in Italia, dopo quella delle Fosse Ardeatine, che ebbe luogo nel marzo del 1944. Il nostro compito oggi è di contribuire a un’azione di grande responsabilità: saper rinnovare il portato di valori che queste storie ci hanno lasciato in eredità, raccontarle, trasmetterne la memoria, confermando l’impegno contro ogni intolleranza e discriminazione razziale.


Marco Travaglini