Dal 1 agosto 1944 al 15 marzo 1945, durante il regime nazi-fascista, la commissione femminile piemontese del Psiup (Partito socialista italiano di unità proletaria) promosse e fece circolare 7 numeri a stampa di "La compagna. Giornale delle donne socialiste italiane", una pubblicazione clandestina volta a formare una coscienza socialista nelle donne e a rivendicarne il diritto di voto e la partecipazione alla vita politica. Nel fondo archivistico di Laura Meli ne è conservata un’edizione celebrativa riportante alcuni articoli provenienti dalle sette edizioni originali del ’44 e ’45. Quello che segue è un articolo del 15 marzo 1945:
“Donna Italiana dove sei?” Queste le parole che i fascisti con grandi striscioni hanno affisso sulle cantonate di Torino. Ed ora qui la donna italiana risponde. Nella vostra domanda, o fascisti, è implicita la risposta. Se chiedete dove siamo noi donne italiane affermate la confessione che non siamo con voi. E con voi non fummo mai anche nei tristi anni della vostra dominazione, quando con minacce di licenziamenti e di crudeli rappresaglie ci obbligavate a popolare i vostri cortei e le vostre adunate.
leggi di più