Messaggio ai miei nipoti e pronipoti

Pubblichiamo quanto inviatoci dal nostro associato Gianlfredo Scasselati Sforzolini: si tratta di un messaggio/memorandum da lui inviato “ai miei nipoti e pronipoti in merito agli attuali rigurgiti di fascismo nel nostro paese . Lo scopo di questo messaggio è mantenere nelle generazioni più giovani la memoria e la relativa documentazione di un periodo che non va dimenticato e va collocato invece al posto giusto nell'attuale periodo storico. Potrete utilizzare questo breve saggio per documentazione sul fascismo di uno che ha vissuto ed agito in quel periodo.”

 

Cari tutti

Nel mio messaggio del 10 ottobre a molti di voi ,sia nipoti che pronipoti, avevo preannunciato un altro messaggio dedicato interamente ai rigurgiti di fascismo, che purtroppo sono ancora presenti in Italia( ed anche in Europa),nonostante quanto sostenuto da Meloni e Salvini ,che ne parlano come roba del passato oggi non più attuale e come psicosi strumentalizzata dalla sinistra. Io penso invece che le manifestazioni terroristiche di Roma con l’assalto di Forza Nuova e Casa Pound alla sede della CGIL ( esattamente 100 anni dopo gli assalti delle squadracce fasciste alla Camera del Lavoro di Torino, preludio sinistro alla Marcia su Roma nell’anno successivo) abbiano dimostrato proprio il contrario .   Spero che qualcuno di voi , chiaramente non quelli che non risiedono in Italia, segua ed abbia seguito , come me , il talk -show Piazza Pulita del giovedi sul canale Sette ed abbia pertanto avuto contezza dell’inchiesta giornalistica svolta sotto copertura da Fan Page sui movimenti  dell’estrema destra con tanto di saluti romani etc.etc.

Prima di procedere , devo sottolineare che la mia veneranda età (sono nato nel 1933) mi ha permesso ed obbligato a seguire personalmente tutta la parte finale della parabola fascista , a partire dalle leggi razziali di fine 1938,con la scomparsa da scuola dei miei compagni ebrei , sino alla dichiarazione di guerra del 10 giugno del 1940, alla ritirata del nostro esercito (incluso mio padre ) dalla Russia , alla caduta di Mussolini dl 25 luglio 1943 ed all’armistizio del settembre 1943, con la susseguente dissoluzione dell’esercito e la guerra civile , la repubblica fascista di Salò e la Resistenza partigiana, terminata con la liberazione dal fascismo e nazismo nella primavera 1945. Tutti questi eventi sono stati da me personalmente vissuti ed in qualche caso anche partecipati. Potrei raccontare tantissimi episodi visti e subiti e rispondere a tante domande in merito da parte di chi , mosso anche da curiosità storica ,volesse documentarsi in modo un po’più approfondito . Forse un giorno lo farò, tuttavia per ora , data l’esistenza di moltissimi libri sull’argomento , mi limiterò ad inviarvi le fotocopie delle copertine di alcuni libri recenti ( quasi sempre distribuiti con grandi giornali quotidiani e quindi non troppo voluminosi , a differenza dei pesanti tomi sulla storia del fascismo ad opera di grandi storici come De Felice, Scurati ed altri. Io giudico questi libretti  particolarmente significativi ed utili per una critica approfondita del binomio fascismo –antifascismo .In realtà, spererei che qualcuno di voi li avesse conosciuti e letti!

Da buon umanista e allievo del liceo classico ,comincerò con Umberto Eco , autore di di due libretti “Il fascismo Eterno” e “Migrazioni e Intolleranza”(aspetto del razzismo attuale).

Successivamente propongo due volumetti dello stesso autore (Claudio Vercelli) ”Neofascismi “ e “Neofascismo in grigio “ , che illustrano la situazione attuale in Italia ed anche in Europa , dove governi autoritari di destra hanno sostituito le precedenti dittature della cortina di ferro ,specie in Ungheria e Polonia (pessime eredità del comunismo staliniano).

Interessante il volume sottilmente ironico di Michela Murgia “Istruzioni per diventare fascisti “, dove compare nel sottotitolo una bella definizione “ Fascista é chi il fascista fa “, che ben si applica a personaggi come Salvini ed ai suoi aberranti comportamenti verso i migranti come Ministro dell’Interno.

Infine ho scelto due copertine che riportano entrambe le fotografie di ragazzi della GIL (Gioventù Italiana del Littorio) vestiti da Figli della Lupa (5-7 anni) e da Balilla (8-12 anni). I libri sono di Angelo Del Boca “Italiani Brava Gente “,che illustra le nefandezze del colonialismo fascista in Libia ed Etiopia con i gas usati da Graziani e Badoglio , nonché di Angelo Tasca “Nascita e Avvento del Fascismo”.   Queste due copertine mi hanno suggerito un collage con una mia foto del febbraio 1940 , con la divisa da Figlio della lupa ,la cui dotazione era necessaria per frequentare la II elementare e partecipare alle sfilate del Regime. Io allora avevo quasi 7 anni e si era alla vigilia dell'entrata in guerra (giugno del 1940). Ero allora molto fiero della divisa, tuttavia nei 5 anni successivi ho visto e subìto cose che mi hanno fatto cambiare radicalmente idea, fino ad assumere ,nel mio piccolo, compiti di staffetta partigiana che portava pezzi di ricambio ad una cascina dove si montavano fucili mitragliatori Sten.

Vorrei poter trasmettere questi ricordi e le emozioni da me provate a quell'età . E come esempio di tali emozioni , a conclusione di questo "excursus " ,accludo il testo di una canzone partigiana ,scritta e cantata dagli uomini di Nuto Revelli , un ufficiale degli alpini, che aveva fatto (come mio padre ) la ritirata dalla Russia nell'inverno del 1942 -43 ed era poi diventato comandante partigiano a fine 1943 ,dopo l'armistizio. A differenza di "BELLA CIAO" che in quel periodo non era nota ma é diventata un simbolo solo dopo la fine della guerra, la "BADOGLIEIDE" era cantata dai partigiani delle Langhe (Piemonte) a disdoro di Badoglio che era proprio nato da quelle parti . La "Badoglieide",come racconta il testo qui accluso era la storia vera del Gen. Pietro Badoglio durante il regime fascista , quando godendo dei favori di Mussolini, aveva percorso tutti i gradini della gerarchia militare fino al grado di Maresciallo d'Italia. Era Capo di stato maggiore Generale al momento della dichiarazione di guerra ,dopo aver condotto con Graziani ed i gas la campagna d'Etiopia .Aveva mandato allo sbaraglio gli alpini senza scarpe adeguate prima in Grecia e poi in Russia , si era poi dimesso ed era tornato in auge il 25 luglio 1943 , incaricato dal RE VITTORIO EMANUELE III di sostituire Mussolini . Aveva poi gestito malissimo il governo ed il paese nei mesi prima dell'armistizio , firmato senza condizioni il 3 settembre in Sicilia ed annunciato ufficialmente in data 8 settembre ,senza avere avvisato in alcun modo i Comandi delle Truppe italiane all'estero , che combattevano al fianco dei tedeschi. Come risultato l'esercito italiano si era sfasciato ed era stato disarmato e poi catturato dalle armate tedesche ,con soldati ed ufficiali internati in Germania (tra cui nostro padre )..Nel frattempo Badoglio con il Re aveva abbandonato Roma e raggiunto Brindisi in zona già occupata dagli angloamericani , lasciando l'Italia nel caos. Queste vicende , che fanno parte della storia , sono descritte nelle strofe della canzone , a perenne condanna e disprezzo per questo pessimo generale che già agli albori della carriera nella prima guerra mondiale si era reso responsabile ,ancor prima di altri generali , della disfatta di Caporetto, gran vergogna dell'esercito italiano, come ben descritto nell'ultimo allegato ,il volume di Claudio Razeto" Caporetto, una storia diversa ".

Ricordatevi le strofe della "Badoglieide'' , per poter seguire bene il testo quando potrò cantarvelo dal vivo , cosa che spero si possa realizzare con l'aiuto di qualche nipote o pronipote mediante un audio/video su WhatsApp.

 Questo memoriale é inteso principalmente a documentare i destinatari più giovani ,cioè i pronipoti, perché ascoltino e digeriscano queste informazioni e possibilmente le collochino al posto giusto nella loro memoria.

Un abbraccio a tutti

                               zio Mimmo

Dr. Gianalfredo Scassellati Sforzolini