Pensieri partigiani. Ernesto Rossi, lettere dal confino di Ventotene (1939-1943)

"Per mio conto non mi sono mai preoccupato di sembrare straniero nel mio paese, o superato rispetto ai miei contemporanei. Non ho bisogno di trovare negli avvenimenti delle prove della bontà delle mie convinzioni. Mi basta la mia coscienza e il debole lume della mia ragione. Il successo o l'insuccesso niente possono aggiungere o togliere alla mia scala di valori: possono solo illuminarmi per una scelta più adeguata dei mezzi rispetto ai fini. Ed è per questo, che comunque vadano le cose, spero che non perderò mai la mia serenità d'animo". Le parole di Ernesto Rossi ci ricordano che la libertà esiste perché esistono uomini liberi, che hanno tenuto lo sguardo dritto anche quando tutto sembrava perduto, che hanno scelto la libertà anche quando questa non gli prometteva nulla.