Nato a Torino il 10 aprile 1915, meccanico,
assassinato dai fascisti in piazza Vittorio, di fronte allo stabile numero 20.
La mattina del 18 febbraio 1944 si era verificato un attentato gappista a colpi
di arma da fuoco su un tram della linea 18 che stava transitando in piazza
Vittorio. L'azione aveva provocato la morte di un milite della Gnr e il
ferimento di altri due. Un'ora dopo, un plotone della Gnr composto da una
ventina di uomini giunse nella piazza e iniziò a perquisire i passanti. Tra
questi venne casualmente fermato il ventinovenne Pasquale Barelli. Trovato in
possesso di una pistola e di denaro per 14 mila lire il suo destino fu segnato.
Egli venne condotto per un breve interrogatorio nel vicino caffè Gaj, al numero
20 della piazza.
”In detto stabile – scriveranno nella loro istruttoria i Vigili urbani - esiste
tuttora il Caffè Gaj il cui titolare ha precisato il fatto, poiché il Barelli,
dopo essere stato arrestato da pattuglie della Gnr in divisa, è stato
accompagnato in detto esercizio, dove, dopo sommario interrogatorio, è stato
fatto uscire sulla piazza e prima colpito col calcio della rivoltella e poscia
con colpi di rivoltella”.
L'anno 1945 posto sulla lapide è errato
Fonti:
Asct, 1947 - IX 6, Gabinetto del Sindaco, c. 645, b. 8, Informativa Vigili urbani sezione Vanchiglia, 5.10.45;
Acs, Ministero dell'Interno, Dgps, Dagr, Segreteria del capo della Polizia, Rsi 1943-1945, b. 63, relazione quindicinale all'Ispettorato di polizia speciale, 28.2.1944; Aimlt, Registro autopsie, 1944, verbale n. 6569Per informazioni:
A.N.P.I. Provincia di Torino www.anpitorino.it
Istoreto www.istoreto.it
Polo del ‘900 www.polodel900.it
Museotorino www.museotorino.it
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